Al Teatro Due Megalopolis#43 la storia dei ragazzi di Ayotzinapa
[…] Lo spettacolo, con la regia e la drammaturgia di Anna Dora Dorno e l’interpretazione della stessa Dora Dorno e di Nicola Pianzola, […], narra di un evento purtroppo sconosciuto in Italia e nel mondo, data la mancanza d’informazione: il massacro di 43 giovani studenti di Ayotzinapa ad Iguala, in Messico, del 26 settembre 2014, le cui uniche colpe furono quelle di volere un futuro migliore ([…] “studiare per insegnare”), di protestare contro il regime dei narcotrafficanti e quello politico durissimo di Enrique Peña Nieto, e d’andare, proprio quel giorno, ad una manifestazione celebrativa, a Iguala, della strage di Tlalelolco del 1968 […] L’orrore, la tragedia, ma anche la voglia di riscatto di questi ragazzi è stata messa in luce dal lavoro eccellente degli attori, con una scenografia inquietante (tra l’altro erano presenti: una videoproiezione con una montagna di scheletri con una performance che rendeva quest’immagine fluttuante, i volti dei ragazzi riprodotti sui dorsi degli attori e le loro foto). Lo spettacolo nasce nel contesto del Progetto “Megalopolis” nato in Messico nel 2012, che, come dicono gli stessi attori, “è un grande laboratorio teatrale internazionale vuole che indagare il processo della globalizzazione in tutti i suoi aspetti positivi e negativi”. Il loro lavoro si basa “principalmente sulle grandi città” (hanno lavorato a Seul, Teheran, Napoli etc…) ed ogni spettacolo, performance o altra attività presenta il nome Megalopolis, seguito da un hashtag “con il vero e proprio titolo”. Per la scrittura di questa performance “è stata fonte primaria ed assoluta il web, dato che addirittura la stampa locale dipingeva questi ragazzi non come delle vittime, e sono stati utilizzato i post e le informazioni che arrivavano dai ragazzi della Universidad Nacional Autónoma de México e da quelli della Escuela Nacional de Arte Teatral“, [ragazzi]con i quali [gli stessi attori] hanno collaborato con diversi laboratori.