Recensione di Graziano Graziani per La differenza

anno I, numero 6

[…] Con l’istallazione performativa di Instabili Vaganti cambiamo radicalmente atmosfera. Siamo alla villetta, dove in una tenda da esterni è stato allestito Il sogno della sposa, che per un caso del destino si svolge accanto al ricevimento per un vero matrimonio. All’entrata ci accoglie una scena buia, con l’unica eccezione del letto di terra e bambù dove giace la sposa. Forse è morta, forse dorme, sicuramente il piano della realtà si sdoppia nel video in cui la sposa cammina in un cimitero, stringendo nei pugni del riso che disperderà al vento da una scala che sembra serva per il lancio delle ceneri. Allo stesso tempo una figura errante avvolta in una coperta esce dal buio, portando una ciotola d’acqua per le abluzioni. Dalla coperta fuoriesce il danzatore Nicola Pianzola, che intersecando il flusso del video comincia la sua danza, una serie di evoluzioni precise e sincopate, che seguono il ritmo spezzato della voce. Anima-odore-vedo-tu… le parole si alternano come in un montaggio casuale, sono la rifrazione disordinata ma armonica di un verso di Pascoli, che si compone solo alla fine. Il brusco alternarsi delle intonazioni si anima nel corpo, come una forza che imperiosa spinge il danzatore a cambiare direzione. Finché l’andamento sincopato si fa sofferto, e in crescendo giunge alla sua evoluzione finale. La performance, nata attorno al tema della “memoria del moderno” – dove il moderno non è una condizione attuale, ma una dimensione storicizzata – si compone di due elementi, l’istallazione e il movimento, entrambi di forte impatto (anche se è la danza a costituire, per qualità e costruzione scenica, il fulcro del lavoro). L’alternarsi dei piani giustificato dalla dimensione onirica, quasi un Nacht un Träume beckettiano che però non giunge a dispiegarsi nel suo chiasmo, resta tuttavia un puro accostamento. Tocca al video dai toni iperrealisti creare un ponte simbolico – ma che parla comunque alla testa e non allo stomaco, come fa invece la partitura fisica di Pianzola – in grado di traghettare chi guarda da un piano all’altro.

Graziano Graziani