ATER Fondazione

Il 13 gennaio 2020 è ufficialmente entrata in vigore l’ATER FONDAZIONE, precedentemente nota come A.T.E.R. Associazione Teatrale Emilia Romagna. La Fondazione è lo specchio del suo territorio che vede nella Regione Emilia Romagna una delle esperienze più fertili e significative del settore dello spettacolo – sia dal vivo che riprodotto – in termini di proposta, produzione, consumo e diffusione. Forte della propria storia ultra cinquantennale di relazioni culturali nazionali ed internazionali, ATER ancora oggi porta avanti la propria missione originaria – favorire lo sviluppo e la diffusione dello spettacolo dal vivo – adattandola e sviluppandola negli anni ai cambiamenti e alle esigenze del mondo artistico e dello spettacolo in generale, non solo sul territorio regionale ma anche in tutto il nostro paese. Proprio per questo suo importante ruolo di primo piano nella vita culturale italiana e non solo, la Fondazione si pone come strumento fondamentale per il sostegno e la promozione delle performing arts in generale, con particolare riferimento alle realtà nate nel fecondo substrato della Regione Emilia Romagna, con l’intento di promuoverle e farle conoscere a livello internazionale. In quest’ottica, la Fondazione diventa per i partner internazionali un punto di riferimento e una piattaforma unica per una decennale e intensa attività di scambi culturali e tournée sia in ambito regionale che nazionale. Parallelamente, la Fondazione lavora sul proprio territorio regionale coordinando un Circuito Multidisciplinare Regionale, riconosciuto dal Ministero dei Beni e dell’Attività Culturali, il Circuito è composto da numerosi teatri emiliano-romagnoli gestiti direttamente o associati, per i quali la Fondazione si occupa della programmazione delle loro varie stagioni (prosa, teatro ragazzi, danza e musica). A tale scopo, estremamente rilevante è il rapporto che la Fondazione è riuscita a stabilire con le Amministrazioni Comunali da una parte e con il pubblico dall’altra, molto spesso riaprendo o ridando nuovo lustro a luoghi di spettacolo più o meno piccoli precedentemente e immeritatamente dimenticati.